La celiachia, o malattia celiachia, è una malattia su base infiammatoria dell'intestino tenue caratterizzata dalla distruzione della mucosa di questa parte di intestino.
La celiachia è la più frequente intolleranza alimentare e colpisce circa l’1% della popolazione.
E' più frequente tra le donne e, se non trattata, aumenta il rischio di alcune complicanze specifiche femminili, come disturbi della fertilità, difficoltà in gravidanza, anemia sideropenica e osteoporosi.
E' causata da una reazione autoimmune al glutine, la frazione proteica alcol-solubile di alcuni cereali quali grano, orzo, segale. Molti sono gli alimenti che contegono questi cereali, tra i più diffusi pane, pizza, pasta, biscotti.
Nelle persone geneticamente predisposte alla celiachia, le cellule del sistema immune attivate dall’esposizione al glutine attaccano la mucosa dell’intestino tenue, arrivando a distruggere i delicati villi che sono le strutture responsabili dell’assorbimento di nutrienti e minerali.
Questo danno determina nei casi più gravi una sindrome da malassorbimento e uno stato di malnutrizione.
La celiachia è una patologia multifattoriale: la sua comparsa è caratterizzata da un fattore ambientale (l’assunzione del glutine) e un fattore genetico. Oltre alla predisposizione genetica la celiachia si associa spesso ad altre malattie autoimmuni, come il diabete mellito di tipo 1, l’artrite reumatoide, e a sindromi genetiche, come la trisomia 21.
I segni e sintomi della celiachia possono variare notevolmente. I sintomi classici sono:
Inoltre altri sintomi meno comuni includono: anemia (derivante da carenza di ferro), osteoporosi, debolezza muscolare, alopecia, afte orali.
La celiachia è diagnosticata attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti a dieta libera (dieta che comprende il glutine).
Nello specifico, la diagnosi si effettua inoltre mediante dosaggio sierologico (prelievo venoso) degli anticorpi anti-transglutaminasi (anti-tTG) ed anti-endomisio (EMA) di classe IgA, e dosaggio delle IgA totali.
Codice esenzione: 059.579.0
L’Associazione Italiana Celiachia (AIC) ha realizzato una classificazione delle tipologie di alimenti in riferimento al rischio di contenere glutine, “ABC della dieta dei celiaci”. Ha diviso gli alimenti in tre classi:
Per maggiori informazioni riguardo a questa classificazione, visitare: https://www.celiachia.it/dieta-senza-glutine/labc-della-dieta-del-celiaco/
Le persone celiache devono modificare la loro dieta per tutta la vita, escludendo rigorosamente tutti gli alimenti che contengono glutine. Inoltre è necessario ridurre il più possibile le contaminazioni, i rischi di “assunzione nascosta” di glutine a causa di comportamenti errati.