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La valutazione dei rischi aziendali

In breve vi spieghiamo la 231: cos’è e perché è importante sia che siate dipendenti sia che siate imprenditori.
 
Una sentenza della Corte di Cassazione (n. 9132/2017) di fine 2017 ha analizzato alcune questioni relative alla responsabilità amministrativa degli enti a fronte di reati in materia ambientale e deleghe di funzione. Si tratta di uno dei pochi casi dove una società viene condannata ai sensi del D.Lgs. 231/01 a fronte di un reato presupposto in materia ambientale.
 

Ma cos’è la 231 e perché è così importante? Proviamo a chiarirci le idee…
Il D.Lgs. 231 del 2001 ha istituito una particolare forma di responsabilità applicabile agli enti, quindi società (piccole, medie e grandi), associazioni, fondazioni, onlus, ecc ma anche imprese artigiane ed individuali.
Il decreto si applica in presenza di un reato commesso da un soggetto facente parte dell’ente - un dipendente, un socio, un amministratore, il titolare stesso - qualora sia rilevabile che l’illecito è stato commesso nell’interesse e a vantaggio dell’ente stesso, tanto più che la società può essere chiamata a risponderne insieme al soggetto responsabile.
 

La valutazione dei rischi societari, ambientali e della sicurezza sul lavoro

Quali sono i reati rilevanti?
Ve ne sono diversi, suddivisi in tre categorie. Societari: corruzione, malversazione di fondi pubblici, reati societari, impiego di cittadini stranieri irregolari, riciclaggio, ricettazione, contraffazione di marchi o segni distintivi altrui. Ambientali (da cui la sentenza citata poco più sopra): gestione illecita di rifiuti, scarichi abusivi, inquinamento ambientale, ecc. Sicurezza sul lavoro: infortunio mortale (considerato omicidio colposo), lesioni personali gravi o gravissime (cioè infortuni con una durata superiore ai 40 giorni) commessi con la violazione delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Per avere un quadro delle attività e dei possibili rischi della vostra azienda vi ricordiamo di far riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi (abbreviato in DVR), obbligatorio per qualsiasi attività.
 

Valutiamo le sanzioni previste

Non essendo possibile mettere in galera un’organizzazione, sono state escogitate delle sanzioni che incidono sul suo funzionamento.
Sanzioni pecuniarie: il range varia a seconda della gravità dei fatti ma si va da 25.000€ a 1.500.000€.
Sanzioni interdittive: ve ne sono diverse, ad esempio si può incorrere nella revoca della licenza, l'esclusione da agevolazioni e finanziamenti od il divieto di pubblicizzare beni e servizi.
 

E come ci difendiamo dai rischi?

Per andare esente dalle responsabilità, la norma prevede che l’ente abbia effettuato due importantissimi adempimenti: implementare un Modello organizzativo e nominare un Organismo di Vigilanza.
Iniziamo dal Modello. Si tratta di un documento che riporta una serie di regole e procedure che servono a gestire, in conformità alla legge, le attività dove possono verificarsi dei reati. Vi sono delle linee guida diffuse dalle associazioni categoriali nazionali che suggeriscono le modalità corrette per procedere in tal senso.
Infine l’OdV. Si tratta di un soggetto incaricato di verificare la bontà delle regole che l’ente sta applicando. In altre parole controlla che le procedure gestionali implementate nel Modello vengano effettivamente applicate.

Sia per il Modello che per l’OdV, dal 2014 sono previste modalità semplificate per le piccole e medie imprese.
 
Attenzione però: l’OdV, sembra banale dirlo, deve davvero vigilare! Non può nascondere qualcosa di cui sia a conoscenza perché lavora per il bene dell’azienda in una prospettiva di medio lungo termine. Se infatti l’ODV è negligente o incompetente chi ne può subire il danno maggiore? Evidentemente proprio l’azienda, cioè voi! Quindi consigliamo vivamente a tutti i manager di interrogarsi sul lavoro l’utilità del proprio Organismo di Vigilanza che, ricordiamo, si manifesterà solo in caso di infortuni o malattie professionali… direttamente davanti a un giudice!
A questo link trovate raccolti i casi italiani legati alla 231, tra cui il tristemente noto caso della ThyssenKrupp.
 

Corsi di formazione per lavoratori

E la vostra azienda… è davvero sicura?
Se volete approfondire vi consigliamo di contattarci oppure di partecipare ad uno dei nostri corsi sulla sicurezza sul lavoro, anche a distanza. Tramite Tecnoformazione, la nostra piattaforma di formazione, potete accedere ai migliori corsi online sulla sicurezza per ricevere le conoscenze adeguate ed essere informati sui pericoli, i rischi, le norme e… tutto il mondo della sicurezza.