APPROFONDIMENTI

#MedMonday: Evitare le ScottatureIndietro

5 cose da sapere per stare al sole in sicurezza

 1. Scegli la giusta crema solare

Ogni tipologia di pelle richiede un fattore protettivo adeguato (SPF - sun protection factor ). Questo numero indica la capacità dei filtri solari di proteggere dalle radiazioni UVB (le più pericolose) responsabili delle ustioni cutanee.

 
Occhi, incarnato e capelli, che costituiscono il cosiddetto fototipo, determinano la resistenza di fronte all’esposizione solare e la predisposizione alle scottature. Mentre i fototipi chiari, rossi o biondi, che si scottano facilmente devono sempre applicare una crema a protezione alta o estrema, un fototipo mediterraneo può scendere a un fattore 15 dopo una settimana di esposizione. 
 
Da non confondersi con la protezione contro gli UVA, che penetrano in profondità nell'epidermide facendole perdere elasticità e causando le rughe e che contribuiscono al rischio di tumori cutanei. Per questo è meglio scegliere filtri solari "ad ampio spettro" e meglio se water resistant (circa fino a 40 minuti a bagno). 
 

2. La crema solare non basta

Nessuna crema può però proteggerci al 100% dalle radiazioni ultraviolette e dai danni che possono arrecare. Restano valide quindi le vecchie regole: stare all’ombra nelle ore più calde, usare cappello, occhiali e altri capi d’abbigliamento
 
Per i bambini va evitata l’esposizione solare diretta fino a 3 anni ed è sempre consigliabile evitare le ore più calde, dalle 11 alle 16; inoltre non dovrebbero mai mancare maglietta, occhiali e cappellino, specie per i fototipi più chiari. Queste regole andrebbero rispettate anche dagli adulti. 
 

3. La crema solare ha una data di scadenza…

e va rispettata! Perché? La questione cruciale è la fotostabilità del prodotto, ovvero la capacità della crema di rimanere attiva sulla pelle anche sotto l’azione della luce solare, capacità che diminuisce con il passare del tempo e l’esposizione al sole. Inoltre se conservate in modo ottimale le creme solari durano per 12 mesi dalla data di apertura (il period after opening riportato sulle etichette), ma considerato come le teniamo in spiaggia possono perdere efficacia anche in meno tempo. 
 

4. Una sola applicazione non basta

La crema va riapplicata ogni 2/3 ore e comunque ogni volta dopo che ci si è bagnati, senza dimenticare che gli UV non si lasciano fermare del tutto dall’ombrellone o dal cielo nuvoloso e, per questo, bisogna unire il fattore protettivo della crema al vestiario e ad un comportamento corretto nell’esposizione al sole. 
E se sono già abbronzato? La melanina mi protegge ma non è paragonabile allo schermo offerto dalle creme solari. Anche chi è già abbronzato rischia quindi di scottarsi pertanto deve mettere la crema. 
 

5. Senza la crema solare…

Fra i danni arrecati dai raggi UV si contano: invecchiamento cutaneo, eritemi, scottature, danni oculari, alcune forme di tumore come il carcinoma basocellulare e quello spinocellulare o il temuto melanoma
 
Un recente studio americano ha documentato una riduzione del 27% dei casi di melanoma nelle persone a rischio che usavano regolarmente le creme solari. 
 
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Per concludere ricordatevi che le creme con un alto SPF non evitano l’abbronzatura… bensì la rallentano, rendendola meno traumatica e più duratura!