Il decreto 140/2016 ha definito una serie di azioni da attuare da parte dei produttori di AEE al fine di favorire la progettazione e la produzione ecocompatibili di apparecchiature elettriche ed elettroniche:
- la stipula di accordi di programma con gli operatori che effettuano il recupero per definire linee guida per singola categoria di AEE
- la costituzione di centri e reti accreditate di riparazione e riutilizzo di AEE per garantire il ricondizionamento
- la creazione di corsi di formazione per gli addetti ai centri di riparazione/riutilizzo accreditati
- campagne informative rivolte agli utilizzatori
- implementazione dell'eco-progettazione, che si concretizza ad esempio con: uso di materiali riciclabili e biodegradabili; riduzione della quantità e della diversità dei materiali; aumento della riciclabilità del prodotto e delle sue componenti; limitazione dell'uso di sostanze pericolose; ottimizzazione del disassemblaggio del prodotto
- azioni volte ad aumentare la durata e l'affidabilità del prodotto, facilitare la manutenzione e la riparazione, facilitare lo sviluppo tecnico e la progettazione modulare dei prodotti
I produttori che, inviando opportuna documentazione, dimostrano di aver ridotto il costo di gestione di fine vita dell'AEE, possono richiedere una riduzione dell'ecocontributo. L'accoglimento dell'istanza e l'entità dell'eventuale riduzione sono valutate dagli enti mediante un algoritmo basato su cinque criteri: analisi del ciclo di vita e del fine vita del prodotto, riparabilità, disassemblaggio e la presenza di certificazioni ISO.
