Chi è il videoterminalista? Il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminale (il comune computer) in modo sistematico ed abituale, per almeno 20 ore settimanali. È necessario effettuare una sorveglianza sanitaria e la periodicità delle visite di controllo, fatto salvo casi particolari definiti dal medico competente, prevede: visite biennali per i lavoratori classificati idonei con prescrizioni e per coloro che abbiano superato i 50 anni; visite quinquennali negli altri casi.
Le problematiche riscontrate in caso di adozione di una scorretta postura e, anche, per un prolungato stazionamento presso la postazione sono: cervicalgia, tensione a muscoli del collo e delle spalle, dolore dorso-lombare, disturbi oculo-visivi come bruciore, secchezza oculare e lacrimazione, annebbiamento e sdoppiamento della vista.
Indicazioni:
-mantenere la distanza tra video e viso di circa 50/70cm;
-posizionare lo schermo perpendicolarmente alla finestra o alla fonte di luce;
-pulire frequentemente lo schermo ed evitare di regolare la luminosità al massimo;
-interrompere l’attività per almeno 15 minuti ogni 2 ore;-posizionare la tastiera tra lo schermo e il busto in modo che i gomiti siano ad un angolo di circa 90°;
-posizionare il monitor in modo che lo sguardo vada dall’alto al basso;
-utilizzare sedie ergonomiche che possiedono 5 razze, schienale e sedile regolabili.
Obblighi del Datore di Lavoro secondo l’art. 174 del D. Lgs. 81/08:
il DL analizza i posti di lavoro, compiendo una accurata valutazione dei rischi sul luogo di lavoro con particolare riguardo a:
-rischi per vista e occhi,
-problemi legati alla postura e all’affaticamento fisico e mentale,
-condizioni ergonomiche e di igiene ambientale;
il DL, dopo una attenta valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori videoteminalisti, adotta misure appropriate per ovviare ai rischi riscontrati, tenendo anche conto della combinazione delle incidenze dei rischi incontrati.
Riferimenti legislativi: D. Lgs. 81 del 2008, allegato XXXIV; Decreto del 2 Ottobre 2000 del Ministero del Lavoro e del Ministero della Sanità (linee guida); Legge comunitaria 2000, articolo 21: legge n.422 del 29 Dicembre 2000 cioè disposizione per l’adempimento degli obblighi derivati dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea (entrata in vigore 5 Febbraio 2001).
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